Pittore italiano. Dopo avere compiuto la sua formazione a Brescia e a Padova
dove entrò in contatto con L. Sustris e D. Campagnola (1544-46) e a
Venezia (fino al 1549), si trasferì ad Orvieto (1556-58), a Foligno
(1559-60), a Loreto; poi a Ferrara (1560-66) dove lavorò per Ippolito II
d'Este. Nominato da Gregorio XIII soprintendente ai lavori nel Vaticano, nel
1577 divenne accademico di San Luca. La sua pittura, influenzata da Michelangelo
e da Sebastiano del Piombo, si caratterizza per la monumentalità delle
figure a cui si aggiungono l'attenzione per il paesaggio di ascendenza
veneto-fiamminga e un tono pietistico dei soggetti tra i quali prevalgono santi
in estasi e in contemplazione. Tra le sue opere: la
Resurrezione di
Lazzaro (Roma, Pinacoteca Vaticana), la
Madonna col Bambino e santi,
la
Sacra Famiglia (Dresda, Gemäldegalerie),
Scene della vita di
Cristo (Orvieto, Museo dell'opera); affreschi nella Villa d'Este a Tivoli
(Acquafredda, Brescia 1528 - Roma 1592).